La mostra prodotta da 24 ORE Cultura è promossa dal Comune di Milano-Cultura, con il supporto scientifico dei conservatori del MUDEC e del Museo del Novecento di Milano. Ideata da Crossmedia Group e curata da Francesco Poli, si propone come un vero e proprio excursus multisensoriale offrendo al visitatore la scoperta della sua cifra artistica e l’influenza che il primitivismo in particolare la scultura africana, egizia e cicladica, ebbero sul suo lavoro; una vita da bohémien nella sua esistenza da esule livornese nella Montmartre e nella Montparnasse dei primi del Novecento. A impreziosire la visione multimediale dandole volume a 360°, e rendendo così l’esperienza veramente
totalizzante, il progetto allestito al MUDEC prevede una sala introduttiva, una “sala scrigno”, che ospita alcuni capolavori di arte primitiva africana del XX secolo provenienti dalla collezione permanente del MUDEC e tre ritratti di Modì provenienti dal Museo del Novecento di Milano, che permettono al visitatore di avere sott’occhio in un unico ambiente quei modelli artistici di arte primitiva che il genio livornese ebbe senz’altro a ispirazione per la sua arte, come il confronto diretto con i ritratti accostati nella stessa sala permetterà a tutti di appurare.